Zwarte Piet: le scuole bandiscono, i supermercati tengono

di Paolo Rosi

Grandi centri commerciali contro scuole elementari: ovvero cultura del consumo contro quella dell’educazione. Dopo la decisione della catena Jumbo di mantenere la figura di Zwarte Piet, arrivata in contemporanea con la scelta opposta delle scuole elementari di Den Haag e di Utrecht, arriva il passo indietro del colosso Albert Heijn.

Nelle pubblicità e negli imballaggi della catena sarà quindi presente l’aiutante nero di San Nicola, nonostante le indiscrezioni che parlavano di una messa al bando della figura. Il ritornello è sempre lo stesso: “Siamo sinceramente dispiaciuti che la pratiche culturali dell’amato Zwarte Piet possano risultare offensive. Ma non possiamo accontentare tutti”, ha affermato un portavoce della compagnia qualche giorno fa.

La decisione della compagnia, del resto, non sembra casuale dato il livello raggiunto dal dibatto pubblico. Sì perché mentre alcuni, come il sindaco uscente (e rientrante) di Amsterdam Van Der Laan, hanno mediato verso un “Piet che si sporca di fuliggine scendendo dal camino”, il movimento di protesta con slogan “Zwarte Piet is Racisme” ha oramai raggiunto risalto internazionale.

Tuttavia al di fuori del Randstad, secondo quanto riportato dal Volkskrant, le celebrazioni natalizie cominceranno anche quest’anno con la parata della controversa blackface olandese, benché Zwarte Piet sia stato duramente criticato anche dal Comitato ONU per l’eliminazione della discriminazione razziale.

Certo che il dibattito infinito su “Piet”, di questo passo, oltre che accontentare nessuno, continuerà a essere miniera d’argomenti per i populisti xenofobi alla Geert Wilders.

SHARE

Altri articoli