Le gare automobilistiche di Formula 1 dovrebbero tornare sul circuito di Zandvoort il prossimo anno dopo 35 anni di assenza. La notizia dell’accordo triennale è arrivata martedì mattina, in una conferenza stampa della Heineken, sponsor dell’evento.
“Vogliamo organizzare un’altra gara in Europa e siamo contenti di tornare a Zandvoort”, ha dichiarato Chase Carey, presidente della Formula 1. La gara è prevista prima del Gran Premio di Monaco alla fine di maggio, ma il calendario 2020 “non è stato ancora definito “, ha precisato Carey.
L’ultimo Gran Premio di Zandvoort, vinto da Niki Lauda, risale a 1985. Da quel momento l’Olanda si è rifiutata di prendere parte al calendario, in quanto i costi erano diventati troppo elevati da sostenere.
Il costo stimato per l’organizzazione complessiva di un Gran Premio è pari a 40 milioni di euro. Circa dieci milioni di euro serviranno per migliorare le condizioni della pista e la costruzione di tribune temporanee. A questa cifra, va poi aggiunta una quota di 20 milioni di euro per l’organizzazione della Formula 1.
A differenza degli sponsor, dichiaratisi disponibili a contribuire finanziariamente al progetto, il governo non sembra voler fare lo stesso per riportare la Formula a Zandvoort. Secondo quest’ultimo, infatti, un tale investimento dei soldi dei contribuenti non troverebbe alcuna giustificazione.
Tuttavia, il consiglio comunale ha deciso di investire 4 milioni di euro nel progetto. La scelta si lega ad un impegno fondamentale, assunto dal comune stesso: quello di garantire che l’evento sia il più “verde” possibile.
Neanche la compagnia ferroviaria olandese NS ha nascosto le proprie preoccupazioni sul progetto. Stando a quanto emerso lunedi, non sarà facile adempiere ai piani di potenziamento dei servizi offerti da Zandvoort né tantomeno contribuire ad elevare a 100.000 i “racegoer”.
Nonostante la buona notizia per gli appassionati, resta perciò tanto lavoro da fare.