WORLD PRESS PHOTO 2015 A Nieuwe Kerk, la cerimonia per la premiazione

Il 24 e il 25 aprile presso la Nieuwe Kerke di Amsterdam, torna la cerimonia di premiazione del World Press Photo il più prestigioso concorso di fotogiornalismo al mondo. Una serie di immagini spettacolari che, oltre ad emozionare, immortalano e documentano istanti che passano alla storia: dalle guerre, agli sbarchi di migranti sulle coste italiane, dalla tragedia dell’ebola in Sierra Leone allo sport, al lifestyle ed ai ritratti.

Che cos’è il World Press Photo? Si tratta di un’organizzazione no-profit con sede ad Amsterdam, fondata nel 1955. Ogni anno, una giuria indipendente formata da esperti internazionali, è chiamata a esprimersi su migliaia di foto provenienti da tutto il mondo. Il principale premio, il World Press Photo of the Year, viene assegnato “alla singola fotografia che non è soltanto la sintesi fotogiornalistica dell’anno, ma rappresenta un fatto, una situazione o un evento di grande importanza giornalistica, e lo fa dimostrando un livello eccezionale di percezione visiva e di creatività” si legge sul sito dell’organizzazione. Il premio consiste in 10.000 euro più attrezzatura Canon di ultima generazione.

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Oltre a selezionare la fotografia vincitrice, il concorso determina altri vincitori nelle seguenti categorie (descritte più in dettaglio qui): News generali; Spot news; Fatti contemporanei; Vita quotidiana; Ritratti; Natura; Sport e la categoria introdotta nell’ultima edizione 2015, Progetti di lungo termine. Ai premi in denaro, assegnati anche ai vincitori delle singole categorie, si aggiungono poi il Golden Eye Award ed un diploma di partecipazione. Dopo il concorso e la premiazione finale, le fotografie vincitrici sono assemblate in una mostra itinerante (in Italia al Museo di Roma in Trastevere dal 30 aprile al 22 maggio 2015) , che viene visitata da oltre un milione di persone provenienti da 45 paesi. Inoltre viene pubblicato in sei lingue differenti un annuario di tutte le fotografie premiate.

Edizione 2015  Quest’anno  le immagini sottoposte alla giuria del concorso sono state 97.912, inviate da 5.692 fotografi professionisti. Sono stati premiati 41 fotografi di 17 diverse nazionalità, gli sguardi più sensibili del nostro tempo. Il vincitore della 58esima edizione è il danese, Mads Nissen con il suo incisivo scatto di un momento di intimità tra una coppia omosessuale a San Pietroburgo, in Russia. Un semplice ma potente ritratto, considerando il contesto di discriminazione legale, sociale, molestie e crimini violenti che le minoranze sessuali sono costrette ad affrontare ogni giorno in questo Paese.

Italiani al World Press Photo Otto i fotografi italiani vincitori dell’edizione 2015: Massimo Sestini (2° premio General News con la sua quanto mai attuale foto  di un barcone di migranti che una fregata della Marina Italiana sta per trarre in salvo al largo delle coste libiche); Gianfranco Tripodo (3° premio General News con la foto di un migrante sub-sahariano che si nasconde sotto un’auto dopo aver scavalcato la recinzione che divide il Marocco e l’enclave spagnola di Melilla); Fulvio Bugani (3° premio Contemporary Issues singles con uno scatto dell’attivista indonesiana Lgbt Shinta Ratri in compagnia di donne transessuali, conosciute come ’warias’); Giulio Di Sturco (2° premio Contemporary Issues stories con un’immagine sul set di una serie tv negli studios cinesi Hengdian); Paolo Marchetti (3° premio Nature stories che raffigura la cosiddetta ’sala del sacrificio’ di un allevamento abusivo di caimani in Colombia con le carcasse dei rettili appena sgozzati; Turi Calafato (3° premio Daily Life); Michele Palazzi, il più giovane candidato(1° premio Daily Life stories, con un reportage in Mongolia) e Paolo Verzone (3° Premio nella categoria Portraits Stories, con dei ritratti ai cadetti delle più importanti accademie militari d’Europa).

Tra gli italiani premiati, ricordiamo soprattutto Andrea (Andy) Rocchelli, il reporter ucciso il 24 maggio scorso da colpi di mortaio vicino a Sloviansk, l’ex roccaforte dei filorussi nell’est ucraino. Al giovane fotografo, classe 1983, è andato il 2° premio postumo nella categoria Portraits Stories,  per un estratto dal  suo progetto «Russian Interiors», un “ritratto intimo di donne russe nei loro spazi privati”.

Un altro italiano ha catalizzato l’attenzione internazionale per il suo photo essay sulla cittadina belga di Charleroi: Giovanni Troilo, vincitore (temporaneo) del 1° premio della categoria Contemporary Issues, squalificato dopo una settimana di accesi dibattiti, a causa di una presunta violazione delle regole della competizione.

Conflitto tra verità ed interpretazione, un nodo che il fotogiornalismo mondiale non ha ancora risolto e che ad ogni edizione crea una sequela di dibattiti e polemiche. Ma aldilà di questa intricata questione ,l’obbiettivo primario del World Press Photo resta quello di sostenere la fotografia professionale su scala internazionale e di promuovere uno scambio libero e senza restrizioni di informazioni.

Non si tratta solo di una semplice esposizione di fotografie di grande impatto, ma di documenti storici che rendono immortali gli eventi cruciali del nostro tempo e permettono di riflettere sul loro significato e la loro portata. Il suo carattere profondamente internazionale è la dimostrazione del potere che le immagini hanno di trascendere differenze culturali e linguistiche, per raggiungere livelli altissimi e immediati di comunicazione.

Sofia Raisaro

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