Richard Broekhuijzen, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
“Come populista domestico non puoi ignorare Wopke Hoekstra. Basti guardare il modo con cui è arrivato alla guida nel CDA. Prima si è ritirato dalla corsa alla leadership per motivi poco chiari, poi ha creato discordia non sostenendo il più importante candidato rimasto Hugo de Jonge e finalmente è riuscito ad agguantare la vittoria senza aver mai vinto un’elezione”. E’ durissimo il giudizio di Teun van De Keuken, giornalista e columnist del Volkskrant.
Stando a van de Keuken, Hoekstra avrebbe vinto la corsa per il CDA con una visita a domicilio all'”eroe” dello scandalo dei sussidi, Pieter Omtzigt. Sarebbe bastata una chiacchierata, dice il giornalista, ricostruendo quanto raccontato al programma Nieuwsuur e il numero due Omtzigt avrebbe deciso di farsi da parte.
Da quel momento in poi è stata una corsa verso l’alto (del populismo): annuncia la riapertura delle scuole, anche prima che lo annunciassero gli scienziati OMT (e non è neanche ministro competente).
“Wopke è sempre in modalità campagna”, scrive ancora il giornalista su Volkskrant. Che racconta un fatto: due dipendenti del CDA, che si occupano della campagna, hanno potuto usare le sale di lavoro del ministero e registrare un video promozionale con Wopke nel suo ufficio. Una cosa simile non è consentita a nessuno. E non andrebbe fatto, dice il giornalista, per non confondere politica e istituzioni.
“A Wopke non importa. A questo proposito, assomiglia a Donald Trump”. Ma per Hoekstra “fino agli uffici del CDA ci vogliono comunque dieci minuti di macchina. Prima che se ne accorga,l’ispirazione è andata e le battute sono state dimenticate!”, quindi è meglio cogliere l’attimo.
“E per chi pensi che Wopke faccia tutto questo? Per se stesso, ovviamente, ma anche per i suoi amici del mondo degli affari” dice van der Keuken che ritiene come questa mossa possa tornare un giorno utile al ministro della finanza. Come aumentare gli stipendi dei direttori di vigilanza di società statali, come Schiphol e Holland Casino, dal 15 al 20%”, proposta che ha avanzato la settimana scorsa al governo.
“Wopke è salito al potere in modo astuto […]Visto da questa prospettiva, si potrebbe dire che non Wilders, non Baudet, ma Hoekstra è il Trump olandese”