di Alessandro Pirovano
Geert Wilders sospende le uscite pubbliche della sua campagna elettorale: secondo il portale online dell’emittente NOS, questa decisione sarebbe da attribuire all’arresto di uno degli uomini della scorta del politico olandese.
Contro di lui è stata avanzata l’accusa di aver passato informazioni riservate ad una gang marocchina. Il politico olandese ha quindi deciso, come comunicato attraverso il suo profilo Twitter, di sospendere i suoi impegni nella campagna elettorale fino a quando la polizia non farà maggiore chiarezza sull’arrestato e sui suoi presunti legami con la criminalità.
Intanto questa mattina il ministro della Giustizia e della Sicurezza ha rassicurato sulle condizioni di sicurezza garantite ai politici sotto scorta. Nel caso di Wilders, gli uomini della sicurezza lo accompagnano nei suoi spostamenti quotidiani fin dal 2004 quando alcuni sospetti terroristi, intenti a preparare un atttentato contro di lui erano stati arrestati a Den Haag.
In seguito a questo fatto, il politico olandese è diventato il campione dell’islamofobia nei Paesi Bassi non perdendo occasione per attaccare la religione islamica e la comunità marocchina. Nonostante questi episodi di odio nei suoi confronti, sui social network in diversi hanno avanzato perplessità sulle decisione di Wilders, dettata, secondo loro, più da calcoli elettorali che da un nuovo e più urgente pericolo.
Nieuws enorm verontrustend. Tot alle feiten mbt onderzoek corruptie DBB bekend zijn, schort PVV de publieke activiteiten (flyeren) op.
— Geert Wilders (@geertwilderspvv) February 23, 2017
“Sicuro? Dicevano cosi anche a Pim Fortuyn”, avrebbe sostenuto il politico islamofobo ma il ministro dell’interno e il capo dell’antiterrorismo hanno ribadito che il livello di sicurezza che gli viene garantito è di standard elevato