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Via le centrali a carbone da Amsterdam, Nuon e il comune trattano

Quella di Hemweg è la centrale a carbone più vecchia, tra le cinque ancora attive nei Paesi Bassi. Le centrali a carbone sono osteggiate perchè a parità di energia prodotta, emettono il doppio del gas serra rispetto ad una centrale a gas.

La città di Amsterdam è disposta ad indennizzare Nuon, la società che gestisce gli impianti e il servizioo, stanziando un milione di euro per l’operazione di chiusura dello stabilimento. Tuttavia, dice il Volkskrant, questa somma non basta. Nuon e la municipalità continueranno a lavorare insieme, per garantire un futuro passaggio “verde” della produzione energetica.

L’offerta del comune di Amsterdam sarebbe sostenuta da un altro milione di euro messo a disposizione dal fornitore di energia rinnovabile Vande, interessato alla conversione del sito di Hemweg. L’assessore al comune di Amsterdam, Abdeluheb Choho, ha invitato il governo nazionale a fare la sua parte.

Al momento, scrive il Volkskrant, non è chiaro a quanto ammonti l’importo per ottenere la chiusura del sito. Lo scorso anno, ci fu una polemica tra il comune di Amsterdam e il ministro dell’Economia uscente, Henk Kamp: quest’ultimo aveva fatto sapere di non essere intenzionato a stanziare fondi per la chiusura delle centrali a carbone. A detta del politico Pvda, infatti,  il governo ha investito già abbastanza per l’energia verde, ha raggiunto tutti gli obiettivi  climatici e ambientali che si era prefissata, anche se le centrali a carbone continuano a funzionare.

Nuon, impegnata ora con il suo nuovo corso “eco friendly”, sarebbe in teoria a favore di una dismissione delle centrali pur non essendo disposta a sostenerne i costi. E non si parla solo di costi relativi alle strutture ma anche costi “umani”, ossia la sorte di circa 230 dipendenti.

Secondo il sindacato FNV, solo per le indennità di licenziamento sono necessari 5 milioni di euro, senza contare i costi per pensioni e programmi di formazione.

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