Nel prossimo mese la polizia di Venlo sarà autorizzata ad effettuare perquisizioni per sospetto possesso di armi illegali in gran parte della città. Lo ha annunciato il sindaco Antoin Scholten, specificando che i sospetti non dovranno essere particolarmente fondati perché scatti il controllo.
La misura è stata approvata a seguito di disordini nella città, dopo la sparatoria che la scorsa settimana è costata la morte a un ragazzo nel distretto di Blerick.
“Resta da vedere se questa serie di controlli riuscirà a ripristinare l’ordine a Blerick” ha detto a NOS Hay Janssen, consigliere comunale del PvdA. “Abbiamo sottovalutato quello che sta succedendo a Blerick”.
Lo scorso mercoledì il 22enne Omer Koskal è stato ucciso durante la terza sparatoria avvenuta nel distretto in poco più di due mesi. Secondo il sindaco, tutti e tre gli scontri armati sarebbero da attribuire al narcotraffico. Il giorno dopo, nello stesso quartiere, un gruppo di 15 uomini ha aggredito alcuni giornalisti.
Secondo NOS, la situazione era ancora particolarmente tesa nel fine settimana. Una persona è stata attaccata a Venlo questo sabato, e un’auto è stata data alle fiamme nelle prime ore di domenica mattina.
Il sindaco ha quindi deciso di intraprendere perquisizioni preventive. Secondo Janssen, non è questo il modo migliore di risolvere il problema. “Abbiamo sottovalutato quello che sta succedendo a Blerick. Il quartiere di Vastenavondkamp dove vivo attualmente, soffre di problemi sociali ed economici da molto tempo” ha detto a NOS “e per questi problemi serve agire sul lungo termine”.
Secondo Janssen il comune è intervenuto troppo tardi, ma anche l’Aia ha le sue colpe.
“Un tempo avevamo sotto controllo i problemi legati al narcotraffico. Ma con le ultime misure nazionali, quello che prima si vendeva nei coffeeshop ai bordi della città è diventato motivo di spaccio nei quartieri”.
Janssen ritiene che siano questi i veri problemi della città, che richiedono un intervento meno superficiale. “Il comune dovrà investire molto di più in questi quartieri. Quel che è stato fatto fino ad ora non basta”.