La compagnia elettrica Vattenfall sta pianificando di costruire una “grande cisterna per l’acqua” alimentata a energia verde in grado di fornire il riscaldamento e l’acqua calda ai residenti di Amsterdam, Almere e Diemen. Il progetto potrebbe essere una struttura molto più funzionale rispetto alla centrale a biomassa. Una centrale elettrica che, secondo il giornale Volkskrant, Vattenfall aveva pensato di costruire a Diemen.
Un progetto che aveva catturato l’attenzione anche di Greta Thunberg:
Ogni anno nella centrale ideata per Diemen saranno bruciate più di 200mila tonnellate di pellet. L’investimento dovrebbe essere parte di una transizione energetica priva di risorse fossili. Invece, minaccia un’importante crescita delle emissioni di diossido di carbonio.
“Över 200.000 ton träpellets ska brännas varje år i Vattenfalls planerade kraftverk i nederländska Diemen. Satsningen är en del i bolagets omställning till fossilfritt – men riskerar i stället att leda till ökade utsläpp av koldioxid.”https://t.co/G5ifXdNKa8
— Greta Thunberg (@GretaThunberg) May 6, 2021
Il piano di Vattenfall in merito alla centrale a biomassa a Diemen si è, comunque, arrestato lo scorso anno: lo stop si deve per lo più alle proteste dei residenti locali. Il timore era per le foreste, per le alte emissioni di Co2 e per l’inquinamento atmosferico. La compagnia, vista la resistenza dei residenti, aveva deciso di accantonare il progetto fino al 2022.
L’enorme cisterna per l’acqua
Il Volkskrant ipotizza che con il nuovo enorme boiler le possibilità che il progetto della centrale a biomassa venga completato calino drasticamente . La compagnia ha parlato di considerare alcune caldaie elettriche sostenibili. Ma per ora non ci sono soluzioni valide che si attengano ai parametri governativi.
“Abbiamo il sistema di riscaldamento che i cittadini desiderano. Ma abbiamo bisogno di un progetto fattibile. Sia per le istituzioni che per i cittadini”.
In ogni caso, la cisterna avrebbe una capacità di 150 MW, quindi molto più dei 100 MW del progetto a biomassa. Sia il boiler che la centrale a biomassa, però, non sarebbero abbastanza potenti da soddisfare la domanda dell’intera regione. Si parla, infatti, di un fabbisogno soddisfatto di appena il 15%.