Ha suscitato perplessita’ e un coro di polemiche, l’uscita di lunedi scorso sui fatti di Colonia del sindaco di Amsterdam Eberhard van der Laan al programma radiofonico Dit is de Dag. A domanda del presentatore che chiedeva al primo cittadino della capitale, se lo sconcertante episodio di molestie sessuali di gruppo potesse accadere anche nella sua citta’, il burgemeester ha pronunciato un secco “impossibile” (o quasi). Ma e’ stata la motivazione addotta ad aver fatto saltare sulla sedia molti: “La gente di Amsterdam e’ troppo carina (lief) per permettere che accadano fatti come quelli di Colonia” ha detto, aggiungendo poi: “Nei comportamenti, abbiamo limiti molto rigidi da queste parti”. Per Van der Laan, l’Olanda sarebbe molto piu’ avanti della Germania sul tema immigrazione e sempre secondo lui, le paure del paese di Angela Merkel sul tema dei rifugiati, sono le stesse che l’opinioni pubblica olandese aveva 15 anni fa. Le reazioni sul web e dal mondo politico, non sono tardate a giungere; se il popolo della rete ha reagito con commenti di sconcerto, Ahmed Marcouch, deputato del Pvda (il partito del primo cittadino di Amsterdam) di origine marocchina, ha criticato duramente le parole di Van der Laan: “Dove vive il sindaco?” Secondo Marcouch, sessismo ed atti di molestie in pubblico sarebbero all’ordine del giorno nella capitale. Il deputato, un ex agente di polizia, ha detto alla stampa che negli anni di servizio si e’ trovato a dover constatare una cultura diffusa della molestia e dello scarso rispetto nei confronti delle donne, tanto sui mezzi pubblici quanto nelle strade e nei locali della citta’ “Le minoranze non hanno il monopolio al riguardo” ha detto Marcouch al quotidiano Het Parool “ma a casa, molto spesso, questi sono argomenti taboo. E soprattutto per i piú giovani, le famiglie ignorano i comportamenti all’esterno dei loro figli”. Dal polo opposto dello spettro politico, anche a destra risuonano malumori: Dilan Yesilgöz, consigliera del VVD, ha presentato un interrogazione al sindaco per chiedere un chiarimento sulle sue affermazioni. E al Parool ha detto: “la Germania non é un paese del terzo mondo e anche li, prima, si diceva fosse impossibile.” Ieri e’ arrivata la replica del sindaco: durante la seduta settimanale, dopo aver fatto circolare ai consiglieri la trascrizione dell’intervista, van der Laan ha spiegato di non aver voluto minimizzare la situazione di Amsterdam ma solo lanciare un messaggio di distensione alla cittá. “Anche questo e’ il ruolo del sindaco”, ha poi concluso.