Wenceslaus Hollar, Public domain, via Wikimedia Commons
Il museo Mauritshuis a L’Aia ha aggiunto due dipinti alla sua collezione permanente. Uno di questi è stato acquistato, mentre l’atro è un prestito a lungo termine.
Il primo è un raro autoritratto del 1615-1618 a opera di Adriaen van de Venne. Nel dipinto dettagliatissimo, Van de Venne (1589-1662) si rappresenta con i ricchi abiti alla moda del suo tempo. Egli era un artista molto versatile, che nella sua vita, oltre a dipingere, fu autore di poesie e illustrò alcuni libri.
L’autoritratto risale al periodo in cui van de Venne si trovava a Middelburg. La provincia della Zelanda era prosperosa e il pittore realizzò dipinti raffinati per una ricca clientela. Mancano, però, alcuni dettagli su van de Venne, che in questo periodo si dichiarava un cittadino benestante. D’altronde, il suo stile sicuro e un po’ arrogante dà luogo a un ritratto senza tempo. Inoltre, questo piccolo quadro in condizioni quasi perfette si aggiunge alla collezione di autoritratti del museo.
Oltre al van de Venne, il Mauritshuis ha guadagnato un dipinto in prestito. Si tratta di The education of Mary (1656) di Michaelina Wautier (1604-1689), pittrice dei Paesi Bassi meridionali. Nel dipinto Maria è ancora bambina e sta imparando a leggere dalla madre Anna. Il padre, Gioacchino, con gli occhi al cielo, ringrazia per il dono di una figlia in così tarda età. Sebbene quindi si tratti di un dipinto storiografico, resta una profonda componente d’intimità familiare.
Michaelina Wautier fu una delle pittrici del 17esimo secolo a raffigurare scene bibliche e mitologiche. Per lungo tempo inoltre, i suoi lavori furono attribuiti a pittori. Ora però Wautier è stata riscoperta. Con quest’opera il museo rafforza la sua collezione di soggetti della tradizione cattolica. Il Mauritshuis dà così, inoltre, maggior spazio alle pittrici della storia.