Utrecht, posticipato esperimento sul Basisinkomen

A Utrecht, il progetto pilota di Basisinkomen doveva partire dopo l’estate. Ma la settimana scorsa dal Comune hanno smentito questa possibilità: mancherebbe ancora il benestare del Ministero delle Finanze.

Il ‘Basisinkomen’ è una forma innovativa di assistenza sociale dove un reddito base viene fornito senza alcuna restrizione. I Paesi Bassi possiedono già una forma di sussidio che viene erogato in caso di disoccupazione, il bijstand, fortemente criticato per via dei costi, delle tempistiche e per la scarsa efficacia in termini di reintegro nel mondo del lavoro.

Nonostante il temporeggiare del Ministero, Utrecht, città tradizionalmente progressista e da tempo in mano a giunte “rosso-verdi”, spera di riuscire a partire per il prossimo gennaio, quando maggiori dettagli saranno pronti riguardo alla sperimentazione, portando avanti il progetto per almeno sei mesi.

Il proto-Basisinkomen, forte della collaborazione con l’Università di Utrecht, si dovrebbe concentrare su tre diversi gruppi di persone che sono attualmente sotto regime di bijstand. Il primo resterà con le medesime regole del bijstand (no casa di proprietà, no auto e ricerca attiva del lavoro); il secondo gruppo sarà sottoposto a regole meno stringenti, mentre l’ultimo beneficerà di “denaro gratis” come fosse un vero e proprio reddito di cittadinanza, ovvero senza obblighi e restrizioni.

Sulla base delle reazioni nei tre differenti gruppi di assistiti, gli esperti del Comune decideranno quale tipo di sussidio funziona meglio. Se la sperimentazione porterà poi a misure legislative, però, è tutto da vedere: da tempo i pareri della politica sono infatti piuttosto discorsi in materia.

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