Un imprenditore di Utrecht guarda al futuro, anzi al presente pensando alla “cannabis a domicilio”. A. Benaskar, scrive AD, vorrebbe aprire un coffeeshop con la possibilità di consegna a domicilio.
L’accento è posto sulla consegna di cannabis e hash per uso medico, dice Benaskar, cercando di intercettare il mercato di chi non vuole andare al coffeeshop e preferisce ordinare, magari con lo smartphone in mano.
Anche se la legge olandese non è quella del Canada o degli Stati USA dove la cannabis è legale, l’attuale esperimento di tolleranza, secondo Benaskar, consentirebbe un esperimento come quello da lui escogitato: “Secondo l’Opium Act è consentito trasportare un massimo di 5 grammi.” L’imprenditore vuole consegnare in tutta Utrecht, compresa Leidsche Rijn.
Ma la municipalità di Utrecht non fa i salti di gioia: il comune ha già detto no alla richiesta di una licenza per coffeeshop nell’area individuata da Benaskar e la partita con il gemeente prosegue ormai da anni.
Entro sei settimane, scrive AD, il Consiglio di Stato -Raad van State- deciderà sulla questione.