Il raduno proibito (per sabato) e concesso ieri alla formazione islamofoba Pegida Nederland, avvenuto nel pomeriggio in Hogelandsepark, a Utrecht, si è concluso con l’accerchiamento del parco cittadino da parte delle forze dell’ordine e con una serie di arresti, avvenuti tra i circa 150 partecipanti e tra gli antagonisti radunatisi per contro-manifestare.
32 persone in tutto sono state così fermate durante il secondo incontro pubblico, in territorio olandese, promosso da Pegida. Per ANP, gli arrestati avrebbero disobbedito agli ordini della polizia, alcuni avrebbero mostrato striscioni discriminatori mentre altri si sarebbero rifiutati di consegnare i rispettivi documenti identificativi.
Opstootje. pic.twitter.com/c2d7QCn5s6
— Alptekin (@AlptekinAkdogan) November 8, 2015
“L’islamizzazione è EU-tanasia”, “il Corano è veleno” assieme a un invito, per i cittadini olandesi, a “non mangiare più kebab” né “andare in vacanza in Turchia”. Questi i toni di Pegida ieri pomeriggio, assieme alle accuse lanciate verso il sindaco Van Zanen, colpevole di aver proibito la marcia per il centro città, e a una serie di invettive contro le politiche migratori nazionali.
#PEGIDA: #Kebap yemeyin, #Türkiye‘ye gitmeyin https://t.co/n9VnU3am59 pic.twitter.com/dHfzXMX8gR — Sputnik Türkiye (@sputnik_TR) November 9, 2015