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L’uragano Irma ha causato gravi danni e la morte di almeno nove persone nel suo primo giorno di passaggio sui Caraibi. I danni più ingenti si sono registrati sull’isola di Barbuda e a St. Maarten per metà territorio dei Paesi Bassi. Nonostante il disastro sia accaduto dall’altro lato del mondo, anche la politica olandese è stata scossa dall’evento naturale: il centro di crisi nazionale di Den Haag è stato, infatti, già allertato con l’obiettivo di intervenire nelle isole di St Marteen (parte olandese), Saba e Saint Eustatius, questi ultimi territori metropolitani del Noord Holland.
Le intenzioni del ministro Ronald Plasterk prevedono l’invio di scorte e uomini verso le isole caraibiche prima che il secondo uragano, chiamato Jose, colpisca la zona sabato prossimo. Per poter effettuare queste operazioni di soccorso sarà necessario riaprire l’aeroporto e il porto dell’isola di Saint Marteen che nei giorni scorsi è stata però colpita duramente alle infrastrutture, sia fisiche che di comunicazione.
A breve verrà radunato anche un comitato speciale per affrontare l’emergenza, presieduto dal premier Mark Rutte insieme a Stef Blok, ministro della giustizia, Jeanine Hennis Plasschaert, ministro della difesa, Bert Koenders, ministro degli affari esteri, e Melanie Schultz van Haegen, ministro delle infrastrutture e dell’ambiente.