Un dipartimento di ricerca presso l’Università di Wageningen ha ricevuto 12,5 milioni di dollari da un’organizzazione internazionale per produrre un vaccino contro la febbre della fossa. La sua efficacia e sicurezza per l’uomo devono essere testate.
La febbre della valle del Rift è una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare che causa un’elevata mortalità tra gli animali e può anche essere pericolosa per l’uomo. La malattia, che prende il nome dalla Rift Valley in Kenya, dove l’infezione è comparsa per la prima volta, è diffusa in Africa e nella penisola arabica.
I soldi provengono dalla Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI), una partnership di organizzazioni pubbliche, private e filantropiche fondata a Davos nel 2017. Da allora, il CEPI ha investito 380 milioni di dollari nello sviluppo di quattordici vaccini, uno dei quali è ora contro la febbre della Rift Valley.
In un’epidemia di febbre della Rift Valley, la mortalità tra i bovini può essere molto ampia. Le persone sono principalmente infettate dal contatto con il sangue o gli organi di animali infetti. Ma il virus può anche essere trasmesso attraverso punture di zanzara. Gli esperti sono preoccupati che il virus possa anche essere trasmesso da persona a persona dalla zanzara della febbre gialla. La febbre della valle del Rift è letale per circa una persona su 100 infetta.
Una precedente ricerca dell’Università di Wageningen ha dimostrato che le zanzare presenti nei Paesi Bassi sono in grado di trasmettere il virus della febbre della Rift Valley. Esistono già dei vaccini che possono essere usati per vaccinare il bestiame contro la malattia. Con i $ 12,5 milioni, la ricerca bioveterinaria di Wageningen ora esaminerà l’efficacia e la sicurezza di un vaccino simile per l’uomo.