di Paolo Ruffino
Inizio di carriera per migliaia di studenti olandesi e internazionali che ieri si sono presentati all’aula magna dell’Università di Utrecht dove il rettore, Bert van der Zwaam, ha dato a tutti il benvenuto ufficiale. Parliamo di tanti ragazzi, dato che l’Universiteit ospita oltre 30 000 nuove matricole e circa 2000 PhD ogni anno.
Al General Orientation Day tra gli studenti ha però prevalso un sentimento di sconforto e malcontento riguardo la situazione abitativa. Argomento scarsamente affrontato durante la giornata di benvenuto, infatti, il problema degli alloggi risulta tra i principali motivi di preoccupazione per chi decide di studiare a Utrecht. Vuoi per gli affitti superiori ai 400-500€, per l’incidenza di truffe, le richieste esorbitanti di deposito (talvolta superiori ai 2500€) da parte dei proprietari, i comportamenti non sempre legali delle agenzie immobiliari o per lo scarso supporto da parte dell’università.
Sono anche in aumento gli universitari che ricorrono a ostelli e sistemazioni di fortuna nell’attesa di trovare qualcosa di semi-permanente. È il caso di Fernanda: studentessa spagnola di 23 anni, da un mese in ostello perché ancora senza una camera. Ma anche di Edoardo e Guglielmo, due studenti italiani in International Business, costretti da settimane ad affittare su AirBnb. Ancora peggio la situazione di due ragazzi della Repubblica Ceca che da giorni dormono in un campeggio non lontano dal campus.
Dall’Università, nel mentre, arriva il consiglio (oramai anacronistico) di cercare una stanza ben prima dell’inizio dei corsi e la promessa di costruire nuovi studentati entro il 2018. Tra tre anni, dunque.