Cover pic author: Steven Lek, source: Wikimedia, licence: CC BY-SA 4.0
“Una volta eravamo una fiera d’arte, ma era una noia,” si legge sul sito di Unfair, che si è reinventata per adattarsi alle misure anti Covid.
Quest’estate la fiera Unfair20 si trasforma in un museo temporaneo: Unfair™. Qui 30 artisti contemporanei emergenti e affermati potranno esporre le loro opere e venderle per quasi due mesi. L’evento, che si tiene a Westergas (Amsterdam), è iniziato il 3 luglio e durerà fino al 23 agosto.
L’edizione 2020 di Unfair, che era in programma per aprile, è stata cancellata a causa della pandemia, Quindi da fiera si è trasformata in un museo, trovando un nuovo modo per sostenere gli artisti. I visitatori comprano in anticipo il biglietto scegliendo l’orario, in questo modo non si creano assembramenti e si può mantenere la distanza negli spazi espositivi.
Unfair™ è unica nel suo genere. Le opere d’arte vengono presentate in ambienti molto personalizzati e intimi progettati dallo studio Unknown Architects. Il risultato è una fiera d’arte con una tranquillità da museo. Gli architetti si ispirano a diversi tipi di pianificazione urbana: l’esposizione è suddivisa in quattro “quartieri”, con tanto di vicoli e piazze, come descrive Nrc. La planimetria ricorda la pianta labirintica dello Stedelijk Museum, ma è più varia nel design.
La costruzione dello spazio espositivo è stato un momento di socializzazione importante. Per quattro giorni, infatti, l’interno della Zuiveringshal si è riempito di squadre di artisti e conoscenti che insieme hanno realizzato la costruzione, seguendo il progetto di Unknown Architects. Il sistema è stato pensato come un puzzle, con una serie di pannelli da assemblare per rendere semplice il lavoro.
“Abbiamo lavorato duramente per andare avanti, trovando nuovi modi per sostenere e mostrare le opere dei nostri artisti in questi tempi difficili”, si legge sul sito di Unfair.