Il negozio di articoli usati “De Kringloper” a Naarden è preoccupato per la possibile presenza di un dipinto prezioso del pittore espressionista francese Chaïm Soutine (1893-1943) tra gli oggetti raccolti nell’ultimo anno, dice NOS.
Attualmente, non è chiaro se il dipinto sia effettivamente dell’artist e dato che non si sa da dove provenga il quadro: se fosse essere un’opera d’arte rubata, il proprietario teme di finire nei guai.”De Kringloper” ha ritirato il dipinto dall’asta annuale. Per ora, è conservato in un luogo segreto, come riportato da NH Nieuws.
Il negozio riceve regolarmente oggetti di vario genere, da intere forniture domestiche a singoli “pezzi” e dato che spesso vengono consegnati articoli di valore, il negozio tiene un’asta annuale da vent’anni. Prima di ogni asta, il negozio chiede l’aiuto di un valutatore del programma televisivo “Tussen Kunst en Kitsch” per valutare se gli oggetti sono effettivamente di valore e fornire una stima del loro prezzo.
Rob Mulders, il valutatore, non ha avuto dubbi quando ha visto il dipinto in questione. Tuttavia, sorge il dubbio che, se il dipinto è autentico ma è stato rubato durante o dopo la Seconda Guerra Mondiale e successivamente rivenduto, potrebbe trattarsi di arte rubata e l’asta a Naarden potrebbe costituire ricettazione.
Sul retro dell’opera c’è un biglietto che attesta la vendita del dipinto per 8500 fiorini olandesi a una persona anonima nel 1948 a Breda, dice NOS: il biglietto indica che si tratta di un Soutine del 1937. Nonostante possa essere stato falsificato, Ivo Korte, direttore del negozio di articoli usati, ha dichiarato che sembra credibile a prima vista.
Tuttavia i rischi sono troppi e i costi pure: il negozio non intende beccarsi una denuncia per ricettazione e allo stesso tempo, vuole evitare di sborsare una fortuna per le indagini che possano accertare definitivamente la provenienza dell’opera.
Se il dipinto risulta autentico, sarà comunque messo all’asta, ma non lo sarà se si tratta di un’opera d’arte rubata. In tal caso, il negozio cercherà di rintracciare il legittimo proprietario, cosa che, secondo Korte, potrebbe essere difficile.