CINEMA

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Ultime proiezioni per il festival di cinema sudamericano a Delft

Inizia stasera il secondo lungo weekend che il Latin American FilmFest dedica alle pellicole sudamericane al Filmhuis Lumen di Delft: dieci pellicole prodotte con il sostegno dei rispettivi paesi.

Documentari dalla Costa Rica e El Salvador, film d’animazione dalla Colombia e dall’Uruguay, un dramma storico da Cuba, un ritratto malinconico di trentenni cileni, un giocoso film argentino, una tragicommedia amorosa dal Messico, un film muto dal Guatemala e un coraggioso debutto dal Perù: il programma è tanto ricco quanto lo sono le culture e le storie dei paesi coinvolti.

Stasera è la volta del cileno La vida de los peces di Matías Bize. Dieci anni fa Andrés ha lasciato il Cile, suo paese natale, per diventare reporter di viaggio a Berlino. Ora è tornato a Santiago, ma deve già ripartire. Il film racconta una festa di compleanno in cui incontra vecchi amici e una ex fidanzata. La vida de los peces è un ritratto intimo e malinconico sulla nostalgia del passato. Il film ruota intorno al momento in cui i personaggi si rendono conto che il tempo e i sogni cambiano e passano. Ciò è ben rappresentato nella scena finale del film, in cui i volti dei personaggi parlano da soli.

Domani invece verrà proiettata la pellicola argentina La vendedora de fósforos. A Buenos Aires stanno allestendo una rappresentazione lirica basata sulla fiaba di Hans Christian Andersen The Little Match Girl, ma il regista teatrale (Walter Jakob) e la sua partner più talentuosa e creativa (Maria Villar) sono ancora alla ricerca di qualche ispirazione. Ciò si intreccia con varie altre storie dalle abili mani del regista argentino indipendente Alejo Moguillansky, dando vita a una storia giocosa, affascinante, estremamente divertente e piena colpi di scena. La vendedora de fósforos ha vinto un premio al Buenos Aires Film Festival come miglior film argentino nel 2017.

Il peruviano Retablo è programmato invece per il 28 settembre alle 19: un debutto audace sul quattordicenne Segundo, che vive con i suoi genitori in un remoto villaggio delle Ande peruviane. Suo padre Noé è un rispettato artigiano che realizza statue e Segundo è il suo apprendista. Padre e figlio hanno molto in comune e spesso vanno al mercato per vendere le loro preziose opere d’arte. Quando Segundo scopre che suo padre gli nasconde un segreto, il loro rapporto cambia. L’immagine idealizzata che Segundo custodisce va in frantumi e la loro vita familiare si capovolge. Menzione speciale al Festival di Berlino.

Domenica infine toccherà al messicano El comienzo del tiempo: una toccante tragicommedia sulla coppia di anziani Bertha e Antonio, che si scontrano con gravi problemi finanziari durante la crisi economica. Quando le loro pensioni sono sospese, hanno grandi difficoltà a far quadrare i conti. Vendendo cibo fatto in casa per strada a Città del Messico, cercano di guadagnare qualcosa. Sperano che il figlio Jonas, che non vedono né sentono da anni, li aiuti. Improvvisamente Jonas appare, accompagnato da un giovane uomo, suo figlio Paco. Il figlio, tuttavia, scompare di nuovo e lascia il pigro nipote con i poveri nonni.

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