Il referendum promosso dal weblog populista Geenstijl, assieme al think-tank Forum voor Democratie, indetto con l’obiettivo di discutere la ratifica del “Trattato di associazione” dell’Ucraina all’UE, si terrà il 6 aprile 2016.
Buone notizie per Jan Roos, giornalista e polemista di PowNed nonché personalità controversa e volto di punta della campagna referendaria, e per gli altri 427 939 firmatari.
Cattive nuove, invece, per chi non ha il passaporto dei Paesi Bassi. Secondo ANP, infatti, potranno votare solamente i cittadini olandesi, che tra sei mesi dovranno quindi decidere se favorevoli o contrari al “Trattato” con l’Ucraina.
La “Associazione” è considerata l’anticamera per la piena adesione all’UE, processo che richiede l’unanimità da parte degli Stati membri e che, di fatto, non avverrebbe nel caso di un parere contrario da parte dell’Olanda. Proprio su questo ha fatto leva Geenstijl nel corso degli ultimi mesi: sui processi considerati a-democratici che avvengono a Bruxelles e sull’atteggiamento “lassista” della coalizione Rutte II.
Con buona pace dei residenti nei Paesi Bassi che non hanno passaporto olandese ma che, in quanto di cittadini europei (e sempre in materia di processi democratici all’interno dell’Unione) potrebbero essere interessati a dire la loro.