Terzo appuntamento per la collezione Argos, che esplora la dialettica tra fotografia e immagini in movimento. Iniziata il 19 maggio, in quest’ultima esposizione vengono presentate strade, entroterra e paesaggi. Come le vecchie foto di View from the Window at Le Gras (1826-1827) di Nicéphore Niépce (1765 – 1833), i lavori dell’esibizione aprono prospettive sugli ambienti urbani e rurali. Punti specifici sono a volte limiti o luoghi per un nuovo inizio. Ci raccontano come è cambiato il quartiere o sono regioni sconosciute da scoprire. A volte alcuni posti sembrano di poco conto, altre meravigliosamente belli. Possono avere un aspetto iconico e riconoscibile o essere luoghi dimenticati.
Dicotomie a parte, la relazione tra territori artificiali e naturali è più complessa di come sembra. Per questo l’esibizione mostra in che modo contempliamo la natura e ci connettiamo ai paesaggi, ma ci fa anche considerare come un ambiente specifico modelli il nostro comportamento e la nostra immaginazione. E’ un viaggio nello spazio e nel tempo, un percorso tra poesia e pratica.
Vengono esposte le opere di Thomas Bernardet, Elina Brotherus, Alina Cristea, Joëlle de La Casinière, Pieter Geenen, Philippe Herbet, Esther Johnson, Jacques Louis Nyst, Alain Paiement, Sébastien Reuzé, Meggy Rustamova, Satoru Toma, Philippe Van Damme, Jan Vromman.
La mostra è in collaborazione con Contretype – Centre pour la photographie contemporaine (4 a, Cité Fontainas, 1060, Bruxelles), e sarà visitabile fino al 14/07/19 dalle 11 alle 18.