Tutti pazzi per il kapsalon, ‘urban food’ multietnico d’Olanda

1800 calorie sono davvero tante; se è vero, come dicono gli esperti, che il fabbisogno calorico quotidiano è di poco piú di 2000 calorie al giorno, un kapsalon equivale a colazione, pranzo, spuntini e quasi una cena. Non proprio un prodotto in cima alla lista dei suggerimenti del dietologo ma certamente questa combinazione di sottili strisce di shawarma e patatine fritte, ricoperti da una fetta di formaggio di Gouda e conditi da salsa d’aglio, è una delle hit presso i fast-food del Paese. Fu “inventato” 10 anni fa dai proprietari dello snackbar turco di Rotterdam, El Aviva, combinando gli ingredienti di maggior gradimento del parrucchiere capoverdiano della porta accanto. Nasceva cosi il “kapsalon”, salone di parrucchiere appunto, che in breve tempo è diventato uno degli snack piú popolari dei Paesi Bassi, espatriando poi in Belgio e  in Germania, dove molti kebab shop offrono “Frisörsalon e addirittura la catena Aldi, un kit per cucinarlo a casa. Per il ristorante El Aviva, la semplice ma efficace combinazione è stata una vera fortuna: secondo i proprietari, intervistati dal quotidiano AD, l’80% dei loro clienti ordina solo kapsalon. Con gli anni, sono spuntate varianti a base di pesce, vissalon e addirittura una ricetta vegetariana. Se l’ipotesi di brevettare il mix sembra abbastanza remota, rimane comunque la soddisfazione degli ‘inventori’ che hanno visto la loro denominazione trovare posto in una fiera del cibo di strada a a New York.

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