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Una maxi-operazione antimafia ha portato all’arresto di 48 persone tra Italia e Olanda nel corso della giornata di lunedì. I mandati di cattura, due europei, 29 della procura di Reggio Calabria e 21 della procura di Roma, hanno raggiunto membri e affiliati delle famiglie Commisso e Crupi, potenti ‘ndranghetisti di Siderno e persone legate alla famiglia degli Aquino-Coluccio, al vertice della ‘ndrangheta a Marina di Gioiosa Jonica.

Le accuse, secondo il Quotidiano della Calabria, vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso, al traffico internazionale di stupefacenti e detenzione abusiva di armi, aggravati dalla dimensione transnazionale delle attività criminali.

È successo così che un’operazione congiunta tra la Landelijke Recherche, la criminalpol olandese, la Direzione distrettuale antimafia, Polizia e ROS dei Carabinieri, abbia portato all’arresto di tre italiani residenti ad Aalsmeer che lavoravano nell’importante “borsa dei fiori” locale.

Secondo Het Parool, gli agenti avrebbero perquisito tre aziende e sei case tra Aalsmeer, Amsterdam, Kudelstaart e Rijsenhout. Durante le operazioni sono stati rinvenuti anche 17 chili di cocaina, che stando alle prime indiscrezioni potrebbero essere collegate al commercio dei fiori.

Le indagini, durate sei mesi, hanno svelato inoltre un sistema di frodi gestito da elementi della famiglia Crupi e Commisso “saldamente radicati in quel settore merceologico” secondo il procuratore aggiunto della Dda di Roma Michele Prestipino.

La ramificazione mafiosa nel mercato della floricoltura olandese, pare inoltre durasse da tempo. Tramite una serie di società, infatti, i clan usufruivano di occasioni “estremamente remunerative”, evidenziano gli investigatori, dal momento che “in Olanda tale ambito economico viene considerato una delle principali fonti di interesse ed investimento”. Si tratta di un business, quello dei fiori, che “ha consentito loro, da un lato, di conseguire il controllo di vasti segmenti del mercato locale, ove riescono ad influire avvalendosi anche delle modalità tipiche del metodo ‘ndranghetistico e dall’altro di costituire una solida e ramificata rete logistica e di supporto alle diverse attività illecite del sodalizio”, come il traffico di stupefacenti e la ricettazione di ingenti quantitativi di merce rubata.

L’indagine sarebbe partita, in Olanda, in seguito a una segnalazione della Dda.

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