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Troppe oche in Olanda, agricoltori chiedono risarcimenti

Gli sforzi dei Paesi Bassi per ridurre il numero di oche selvatiche, non sono riuscite a produrre lcun effetto duraturo. Questi sono i risultati di una ricerca portata avanti dal giornale accademico Ambio e riportato dal NRC. In particolare sarebbero quattro i tipi di oche che, negli ultimi 18 anni, continuano a stanziare nelle stesse aree verdi.

Nel 2005/2006 l’Olanda ha introdotto una nuova politica di gestione delle oche, risparmiando 80.000 ettari, nelle aree a cui sono destinate e allontanarle, così, dalle aree a cui è vietato loro l’accesso. Tuttavia, i dati nei 10 anni precedenti all’elaborazione di questa politica e negli 8 anni successivi alla sua attuazione, hanno riscontrato che solo il 57% delle oche trascorrono le loro giornate nelle zone “consentite”

Circa 2.3 milioni di oche sono sopravvissute all’inverno in Olanda, un numero otto volte più alto rispetto al 1975. Mentre durante l’estate il numero totale ammonta a circa 150.000. Gli esperti dicono che l’aumento del numero di oche è dovuto all’intensificarsi dell’agricoltura, che ha dato spazio ad aree verdi per il pascolo delle mucche da latte. Ogni anno circa 100.000 oche vengono uccise per scoraggiarne lo stabilirsi nelle aree in cui non sono “autorizzate”.

Solo nei primi 6 mesi del 2016, gli agricoltori in Olanda sono stati compensati con 16.3 milioni di euro come risarcimento danni alle colture e ai terreni agricoli causati da animali selvatici. Questa compensazione è stata eseguita dai Faunafonds, ente fondato dal governo per supervisionare le richieste di risarcimento. La maggior parte del denaro (6.5 milioni di euro) è andato nelle tasche degli agricoltori i cui terreni sono popolati da oche selvatiche. Le oche Barnacle hanno richiesto una spesa di 4.7 milioni di euro.

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