NS vuole che le università adeguino i loro programmi in modo che gli studenti possano viaggiare fuori dall’ora di punta. Questo potrebbe aiutare a dare respiro ai treni iperaffollati. E secondo il CEO di NS Roger van Boxtel molte università sono disposte ad essere flessibili su questo.
Van Boxtel ha avuto l’idea circa quattro mesi fa, ma non ha trovato il sostegno nè dei politici nè del sistema educativo. Ora ha deciso di proseguire comunque, rivolgendosi direttamente alle università; “Le istituzioni educative hanno dato una mano” ha raccontato a De Stentor “Ci teniamo tanto agli studenti quanto ai nostri altri clienti, ma stiamo pensando a come potremmo distribuirli durante il giorno”.
Secondo Van Boxtel un certo numero di università è desiderosa di aiutare; l’Università di Utrecht, per esempio, sta prendendo in considerazione la modifica del programma delle matricole, che spesso vivono ancora a casa dei genitori. L’università sta anche valutando degli incentivi da dare agli studenti che viaggiano al di fuori dell’ora di punta, come un caffè gratis o alcuni sconti, spiega al giornale Marieke de Bakker, rappresentante degli studenti nel consiglio dell’università.
“Sono già stato a Nimega, la settimana prossima andrò all’Università di Leida e sto ancora discutendo con quella di Amsterdam” prosegue Van Boxtel “La questione riguarda per lo più le linee più utilizzate, ma le università di Groningen e Enschede hanno già assicurato la flessibilità dei loro orari. Questo aiuterà sicuramente l’affollamento dei treni”.
Se andrà come Van Boxtel auspica, gli orari ritardati entreranno in vigore nell’anno accademico 2016-2017. In totale sono 650 mila gli studenti olandesi ad avere una tessera per il trasporto pubblico e nelle ore di punta rappresentano un terzo dei passeggeri.