Jan Oosterhuis, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Il personale del trasporto regionale in Olanda tornerà a scioperare mercoledì e venerdì prossimi: questo segna l’inizio di una nuova serie di agitazioni, afferma Marijn van der Gaag, direttore del comparto dei trasporti regionali del sindacato FNV a RTL Nieuws.
“È stato raggiunto il limite per i lavoratori nel trasporto regionale”, spiega Van der Gaag, giustificando il motivo di un nuovo ciclo di scioperi. “Il carico di lavoro è troppo elevato a causa di orari irregolari e tempi di percorrenza stretti. Se non cambia nulla, sarà un problema per il futuro del trasporto pubblico”.
Due settimane fa il personale regionale ha scioperato per cinque giorni: ad Achterhoek, nel Rivierenland e nel Limburgo, una parte del trasporto regionale è stata soppressa.
I lavoratori chiedono un nuovo contratto collettivo in cui i salari aumentino in linea con l’inflazione. Vogliono anche misure per ridurre il carico: FNV chiede un aumento salariale del 16,9% per un contratto collettivo di lavoro per un anno, mentre l’altro sindacato, CNV, chiede un aumento del 14% ripartito su diciotto mesi.
Entrambi i sindacati avevano lanciato un ultimatum ai datori di lavoro, che scade domani ma l’associazione che riunisce i vertici delle aziende, VWOV ha tagliato corto: non ci sono soldi per aumenti.
Secondo FNV, “un conducente su cinque è malato”, il che crea ancora più pressione sugli altri lavoratori. I datori si limitano ad un 8% di aumento, seguito da un 3% il prossimo anno sostenendo che i margini di profitto sono ridotti e che le compagnie soffrono ancora per le conseguenze della pandemia.
Ma la rottura sembra sia netta: il personale di Arriva, Qbuzz e Keolis, tra gli altri non intende cedere perché, dicono, in ballo non c’e solo l’aumento ma anche le condizioni di lavoro.