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Olandesi contrari al taglio della tassa sulle emissioni

Oltre il 71% dei residenti nei Paesi Bassi vorrebbe mantenere l’aria pulita che è stata il risultato della riduzione dell’ inquinamento dovuto al lockdown, riporta un sondaggio di ABN Amro e Ipsos. “Mai prima d’ora così tante persone vogliono agire  nella riduzione dell’inquinamento e fare attenzione all’ambiente”, ha detto ABN Amro martedì. Nonostante nel 2019 molti olandesi non fossero disposti a cambiare il proprio stile di vita per il clima, ora il 76% vorrebbe utilizzare meno la macchina e il 78% dice che utilizzerebbe meno l’aereo per scopi privati.

Mentre i residenti vorrebbero più attenzione verso l’ambiente, il governo olandese si sta concentrando maggiormente sulla ripresa economica. Infatti, il governo ha deciso di concedere all’industria i “diritti di dispensa” per risparmiare nel settore. Il risultato è che le 300 aziende più inquinanti dei Paesi Bassi non devono pagare alcuna imposta sulle emissioni di CO2 nei prossimi anni, secondo Nieuwsuur. L’industria sta affrontando tempi difficili, giustifica il governo, per cui l’industria riceverà più diritti di dispensa del necessario, probabilmente fino al 2024.

Le organizzazioni ambientaliste, sono sconcertati dalla decisione del governo. Greenpeace lo considera uno “scandalo grave”, mentre MVO Nederland, una rete di aziende sostenibili, ha riferito di essere delusi. La direttrice dell’organizzazione pensa che l’imposta fosse “il modo più semplice per convincere chi inquina a pagare”. Le industrie, d’altra parte, hanno definito ragionevole il piano del governo. Secondo Hans Grunfeld del gruppo di interesse VEMW, l’imposta sulla CO2 costerebbe alle aziende milioni all’anno. Ci si aspetta comunque che le aziende continuino il loro lavoro sul clima, poiché l’obiettivo del 60% delle emissioni in meno entro il 2030 rimane intatto.

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