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Tamponi di massa? La società olandese non sarebbe comunque pronta a ripartire

Negli ultimi giorni si sente tanto parlare di tamponi di massa in arrivo a Marzo, ma questo non significa la fine della crisi del Coronavirus. Così ha detto un team di epidemiologi dell’University Medican Center di Utrecht (UMC).

Questa settimana, il ministro della salute, Hugo de Jong, ha lanciato un piano per aumentare massivamente la capacità di testing, per fare in modo che ogni persona Olandese possa testarsi mensilmente. La società poi, dovrebbe essere in grado di gestire meglio l’epidemia e evitare lockdown, così ha detto De Jong.

Attenzione però, ha dichiarato Marc Bonten, a capo della ricerca della UMC, questo non porterá alla fine della covid. “Tamponi di massa, seguiti dall’isolamento degli infetti, non sembra una strategia realistica per riaprire completamente la società”.

Bonten ha detto che serviranno più test mirati “Per esempio, possiamo condurre test di massa nelle parti della nazione dove le infezioni e la diffusione del virus sono più alte”

L’idea è quella di condurre così tanti test da riuscire a scovare gli asintomatici. Il fatto che il virus possa essere diffuso da persone che non hanno alcun sintomo, è uno dei grandi problemi che sono stati posti nel controllare la pandemia.

I ricercatori stimano che senza misure di distanziamento sociale, ogni persona olandese dovrebbe essere testata ogni tre giorni per controllare il virus. E anche se la regola del metro e mezzo di distanza restasse per un po’, significherebbe comunque che 10 milioni di persone dovrebbero essere testate ogni settimana.

Questo modello non tiene conto di un possibile vaccino, che si aspetta arrivi in Olanda già a Dicembre.  Marc Kaptein, direttore medico di Pfizer Paesi Bassi, ha detto in una conversazione con Nieuwsuur, che il vaccino sarà presto disponibile ma la domanda probabilmente eccederà la disponibilità.

 

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