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Tabacco, multinazionali e festival nella bufera: avrebbero stretto accordi anti-concorrenza

Le multinazionali del tabacco starebbero firmando accordi anti-concorrenza con gli organizzatori dei festival, dice RTL Nieuws, in un vero e proprio cartello per assicurarsi la vendita esclusiva delle loro marche di sigarette nel perimetro dell’evento. Si tratta di una misura illegale, come spiegano  i giornalisti specializzati nell’industria del tabacco.

I ricercatori hanno condotto un’indagine su 24 dei festival organizzati nei Paesi Bassi durante i mesi estivi: di questi eventi, in 17 casi è stata rilevata l’esistenza di accordi anti-concorrenza. In tredici festival venivano vendute solo sigarette Philip Morris e in quattro era la British American Tobacco ad avere il monopolio.

La legislazione olandese in materia vieta la vendita esclusiva di tabacco nei club, nei bar o nel settore alberghiero in generale.

L’organizzatore di festival Mojo ha dichiarato che “solo perché i prodotti di una certa marca sono in vendita non significa che ci sia dietro un accordo anti-concorrenza”.

Anche la British American Tobacco ha tenuto una linea simile nelle dichiarazioni rilasciate, sostenendo di non aver firmato alcun accordo esclusivo con i festival. La Philip Morris non si è invece espressa.

Lo scorso anno era stata condotta la stessa indagine e su 21 eventi erano state trovate prove di accordi effettivi in 16 festival tra cui Pinkpop e  Mysterland.

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