Il 67% dei partecipanti a un’indagine del programma EenVandaag ritiene che l'”identità olandese” stia scomparendo.
La metà di loro sente di non poter dire quello che pensa veramente sul multiculturalismo. Molti partecipanti ritengono che, sotto l’influenza dei nuovi arrivati, le tradizioni olandesi siano sempre più messe in discussione. Il campione che ha partecipato allo studio è di 46.000 persone.
Per la maggior parte (68 percento) è chiaro cosa si intenda per “l’identità olandese”: norme e valori cristiani, tradizioni e feste olandesi, come Koningdag e Sinterklaas con Zwarte Piet. Sono orgogliosi della storia olandese, dello spirito commerciale e degli eroi del passato e del presente: da Michiel de Ruyter a Johan Cruijff. Trovano l’immediatezza, la tolleranza e il “doe maar gewoon” come tratti tipici della cultura locale.
In molti, dice ancora lo studio, sentono che le tradizioni che amano si stanno perdendo. Inoltre, sempre secondo lo studio, 3 persone su 10 si sentono a disagio a dire in pubblico cosa davvero pensano della società multietnica e del passato coloniale olandese. “Se lo fai, ti danno del razzista”, credono molti. Dai politici, dai media, ma anche nella loro cerchia familiare o al lavoro. Alcuni dicono di temere di perdere il posto di lavoro oppure di isolarsi se esprimessero, davvero, cosa pensano del multiculturalismo.
Il dibattito sull’identità e le migrazioni è vivo tra gli elettori di quasi tutti i partiti politici in vista delle elezioni europee. Gli elettori di PVV e FVD sono i più preoccupati, soprattutto della perdita di identità; tra i meno preoccupati gli elettori di sinistra: quelli di Denk il 18% e del Groenlinks il 29%.
I partecipanti al sondaggio sono divisi sul fatto che tutte le culture possano vivere insieme pacificamente nei Paesi Bassi: il 40% ritiene che la convivenza multietnica non sia possibile.
Oltre 700 persone con un background non occidentale hanno partecipato allo studio e sono, secondo Een Vandaag, i più positivi. Si sentono a casa nei Paesi Bassi ma subiscono regolarmente discriminazioni.