Secondo NOS, solo l’11% dei padri usufruisce del congedo di paternità, nonostante gli uomini vogliano essere più coinvolti nel prendersi cura del neonato. La cifra relative alle donne è 23%.
Il report chiamato “lo stato dei padri olandesi. Paternità nei Paesi Bassi” del Rutgers Knowledge Centre, è stato consegnato al Ministro degli affari sociali Koolmees.
Secondo Rutgers, solitamente se i neo papà accettano il congedo, il luogo di lavoro lo percepisce come un ostacolo oppure si esprime dicendo che non fa parte della cultura aziendale. Esiste un approccio del “prendere o lasciare”, il che rende difficile per il padre comportarsi, specialmente se dalla parte del datore c’è poca disponibilità.
Quello che il Knowledge Centre puntualizza è la necessità di un cambiamento culturale e che i papà dovrebbero essere più coinvolti.
Sempre secondo NOS, dal primo luglio 2020, i padri potranno avere 5 settimane di congedo, ricevendo il 70% dello stipendio; cifra che può raggiungere la paga piena se il datore di lavoro è disposto a integrare la cifra. Dal primo gennaio di quest’anno, i padri possono prendere cinque giorni, al posto di due, appena nato il bambino; giorni che devono essere retribuiti.
Il cambiamento sembra essere vicino. Molte aziende hanno esteso il congedo parentale, ad esempio ING concede ai padri un mese e una possibile estensione di due mesi non pagati. La municipalità dell’Aja mette a disposizione 6.5 settimane “off” pagate, ed il congedo parentale della Microsoft nei Paesi Bassi è di sei settimane retribuite.https://www.31mag.nl/belgio-la-stampa-accusa-il-principe-henri-de-croy-ha-creato-una-rete-per-aiutare-i-ricchi-ad-evadere-il-fisco/