Stop a 7 imam stranieri, il 24 non potranno parlare ad Eindhoven

A 7 imam stranieri è stata negata la possibilitá di partecipare ad una confenza islamica in programma ad Eindhoven domani, 24 dicembre.  Il divieto di ingresso è stato deciso dal governo su richiesta del sindaco Rob van Gijsel dopo aver consultato l’osservatorio sul radicalismo NCTV. Secondo i watchdog, i sette uomini, originari di Sudan, Egitto, Siria, Arabia Saudita e Quwait avrebbero predicato in passato odio a sfondo omofobo e sessista, inneggiano anche alla jihad. Rivolgendosi con un comunicato alla moschea, il sindaco van Gijsel ha sostenuto che la libertà d’espressione non è senza limiti e che misure, in alcuni casi, vanno prese per preservare i diritti di tutti e la sicurezza. Gli organizzatori appartenenti all’organizzazione Waqf,  hanno presentato appello urgente contro la decisione, sperando di riuscire a farla revocare entro il 24 ma il tribunale di Den Bosch ha confermato che gli uomini, dovranno rimanere alla larga dalla moschea. Non e’ la prima volta che arriva il veto governativo contro esponenti islamici considerati “predicatori d’odio”: già a marzo, il governo aveva negato i documenti d’ingresso nel Paese a 5 imam considerati dalle idee radicali che avrebbero dovuto partecipare ad un evento di beneficenza organizzato a Rijswijk. La decisione sollevò allora un vespaio di polemiche, arrivando fino a Den Haag; provocò, inoltre, una reazione risentita da parte dell’associazione islamica locale Rohamma che fu costretta a cancellare la manifestazione. La prassi di negare il visto e’ stata oggetto di diversi dibattiti parlamentari ed e’ una delle soluzioni che il ministro degli affari sociali Lodewijk Asscher, aveva ventilato per chiudere la porta del paese in faccia agli imam controversi. In diverse occasioni, come accaduto anche la scorsa settimana ad Eindhoven, gli eventi a cui intervengono imam stranieri vengono preceduti da mozioni e mobilitazione da parte dei partiti populisti; nella città del Brabante è stato il partito Leefbaar a sollevare le proteste con il sindaco mentre ad Almere e a Den Haag, ha pensato il PVV di Wilders.

 

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