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“Stem op een Vrouw” (vota una donna): attivista lancia campagna per incrementare il numero di deputate

Più donne alla Tweede Kamer, questo vuole l’iniziativa “Stem op een Vrouw” (vota una donna): “C’è ancora molto da fare”, dichiara l’autrice Devika Partiman, che invita le persone a mettere come preferenza sulle liste elettorali, una donna, per portare più quote rosa in Parlamento.

Le donne in Palamento, durante il secondo governo Rutte, sono infatti in minoranza. Dei 150 Parlamentari insediati nel settembre 2012, solo un terzo è donna.

Ma potrebbe andare peggio. Solo 35 anni fa, durante il secondo governo Lubbers, le signore erano appena 24: in quest’ottica c’è stato un notevole aumento.

Ma secondo Devika si dovrebbe accelerale il passo. “La situazione è sicuramente migliorata. Il numero dovrebbe raddoppiare. Sono 100 anni che le donne sono in Parlamento, ma non sono mai state in numero maggiore degli uomini. È soltanto questione di tempo prima che si arrivi al 50 e 50.”

Tutti i grandi partiti politici hanno in questi anni aumentato il numero di donne presenti alla Tweede Kamer – soltanto nel SP sono sempre meno. Se si guarda al rapporto donna/uomo dei grandi partiti negli ultimi 35 anni, i GroenLinks hanno il maggior numero di donne in Parlamento. Il PVV ne ha proposte relativamente meno (appena il 10 percento).

C’è un partito i cui rappresentanti in Parlamento sono solo donne, è il Partito degli Animali, un partito piuttosto piccolo. Le due poltrone sono occupate da Marianne Thieme e Esther Ouwehand.

L’SGP non ha mai avuto un membro femminile in Parlamento. Ma non è molto strano, visto che non ha mai avuto una donna in lista a causa dello statuto stesso del partito.

 

“Quello che trovo importante è anche il valore simbolico,” dice Mügge. “Diverse ricerche hanno dimostrato che se ci sono più donne in politica, questo ha un effetto positivo sulle giovani donne che vorrebbero entrare in politica nel futuro. In questo modo hanno un modello da imitare.”

“E questo è molto importante, perché le posizioni principali sono già distribuite equamente. Se più donne entrano in Parlamento, è automaticamente più facile che una donna acceda al posto di ministro.”

 

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