#diritto internazionale

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Srebrenica, parenti delle vittime contro Karremans & Co.

I familiari dell’elettricista Rizo Mustafić, bosniaco musulmano ucciso vent’anni fa nel massacro di Srebrenica, assieme all’ex-interprete Hasan Nuhanovic porteranno la loro lunga battaglia legale contro il governo olandese davanti alla Corte Europea dei Diritti Umani.

I parenti delle vittime, secondo il Volkskrant, hanno denunciato alcuni ufficiali olandesi appartenenti al Dutchbatt III, contingente olandese in forza all’ONU che avrebbe dovuto sorvegliare Srebrenica, ma che trattò la resa alle truppe serbo-bosniache comandate da Mladic: gli accusati sono il comandante Thom Karremans (tristemente famoso per la frase “Io sono solo il pianista. Non sparate al pianista”), il suo secondo Rob Franken e l’ufficiale del personale Berend Oosterveen.

https://www.youtube.com/watch?v=AZ7woyumciQ

Tutti nomi contro i quali, la giustizia olandese, ha deciso per ben due volte il non luogo a procedere.

Secondo Liesbeth Zegveld e Tomasz Kodrzycki, legali specializzati in diritti umani che rappresentano le famiglie, il Ministero della Difesa olandese avrebbe, durante i processi, “esercitato pressioni indebite” nei confronti dei pm affinché non venisse sporta denuncia contro gli ufficiali.

Gli stessi avvocati ritengono infine che le indagini della magistratura siano state “non indipendenti”, segnate da “lunghi periodi nei quali nulla accadeva”. Accuse politicamente pesanti, insomma, che per i legali spiegherebbero le decisioni (una nel 2013 e l’ultima lo scorso 29 aprile) di non perseguire Karremans & Co.

 

Il portavoce del Ministero della Difesa, Klaas Meijer, ha invece definito le accuse di interferenza ministeriale nelle indagini “totalmente infondate”.

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