di Francesca Spanò
Pare proprio che Novembre mese sia un propizio per gli squatters. A una settimana esatta dal sedicesimo compleanno dell’OT, ex-squat tra i più iconici di Amsterdam, Joe’s Garage, ancora occupato, festeggia i suoi dieci anni oggi 21 Novembre.

Il Garage di Joe è il più famoso squat di Amsterdam Oost, nonché uno degli ultimi rimasti in città, dopo il kraakverbod (letteralmente “divieto di squat”) imposto con la legge del 2010. Fino ad allora, l’Olanda rimaneva uno dei pochi paesi in cui lo squatting, sotto determinate circostanze, non era vietato. Bastava che un edificio fosse vuoto da almeno dodici mesi e che un tavolo, una sedia e un letto testimoniassero che l’occupante avesse stabilito in loco la propria residenza, per fruire legittimamente di uno spazio.
Negli ultimi anni, però, non poco è cambiato nei quartieri della capitale. “C’è una tremenda carenza di spazi ad Amsterdam. Non tanto a causa di una mancanza reale di edifici, quanto, piuttosto, a causa di vuoti in tema di politica abitativa, e lotte di potere in una capitale capitalista”, è l’appello lanciato dagli squatters sul sito ufficiale.
Tra gli ‘occupanti illegali’ di Amsterdam il sentimento è comune. Sempre più multinazionali, sempre meno ideologia e sempre più spazio a una realtà commerciale che sta oscurando la matrice underground di Amsterdam. Oost, ad esempio, si è trasformato da quartiere operaio ricco di squat e social house, multietnico, in un quartiere posh, dagli appartamenti estremamente costosi, ai coffeshop di moda.
Celebrare i 10 anni, per il Joe’s Garage, significa tuttavia cercare di mantenere viva la matrice originaria: squatting non è sinonimo di illegale, al contrario, è sinonimo di autonomia, libertà, terreno di confronto per lo scambio di idee, attraverso workshop, dibattiti, proiezioni e altre attività di aggregazione culturale, sociale e politica.
Sabato 21 novembre, 2015:
14.00, negozio giveaway e altro
15.00, gentrification tour
18.00, cucina collettiva
19.00, gruppi: Beatzers, The Bucket Boys, Adamastor .