Non è stato il governo cinese, ma la società sudcoreana Samsung, a spiare il produttore olandese di chip ASML, secondo quando dichiara Peter Wennink, amministratore delegato dell’azienda all’emittente NOS.
Dopo essere emerso che qualcuno stava rubando spiando ASML negli Stati Uniti, l’azienda ha assunto investigatori per scoprire chi ci fosse dietro la questione. Il software rubato è finito nelle mani del concorrente di ASML Xtal, finanziato sia dalla Cina che dalla Corea. Inoltre, non sarebbe stata trovata alcuna prova che il governo cinese fosse coinvolto, ha detto Wennink.
“Abbiamo prova che le informazioni sono state rubate da persone di nazionalità americana e cinese e che questi prodotti sono stati utilizzati per fornire servizi al nostro più grande cliente coreano”, ha riferito Wennink.
Secondo NOS, Wennick si riferisce molto probabilmente a Samsung. L’azienda avrebbe pagato le spie per rubare software ad ASML e creare un’azienda concorrente di chip. Il software rubato è necessario per la produzione di chip elettronici.