Quando l’Unione Sovietica crolla nel 1990, l’economia di Cuba va in crisi. Con le importazioni di petrolio tagliate di oltre la metà – e quelle alimentari dell’80 per cento – la gente era disperata.
Stasera al Nieuwland di Amsterdam il documentario The Power of Community. How Cuba Survived Peak Oil (2006, 53 minuti) racconta le difficoltà e le lotte, le risposte della comunità e la creatività del popolo cubano in quel difficile periodo.
A partire da allora i cubani sono stati costretti a passare da un sistema agricolo altamente meccanizzato e industrializzato ad un sistema che utilizza metodi di agricoltura biologica e orti locali e urbani. Il film è uno sguardo insolito sulla cultura cubana durante questa crisi economica, chiamata “il periodo speciale”.
Il film si apre con una breve storia del Peak Oil, un termine che indica il momento in cui la produzione mondiale di petrolio raggiungerà il suo massimo storico (a seconda delle stime e dei modelli la previsione di quando l’estrazione del petrolio sarà più costosa del prezzo disposto a pagarlo dai consumatori è compresa tra il 2020 e il 2040) per poi iniziare a declinare per sempre. Cuba, l’unico Paese che già in parte ha affrontato tale crisi – la massiccia riduzione dei combustibili fossili – è un esempio di opzioni e di speranza.