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Da oltre tre settimane, ogni giorno alle 12, i manifestanti per il clima di Extinction Rebellion bloccano la Utrechtsebaan (A12) a Den Haag, protestando contro i sussidi alle fonti fossili. Ma cosa stanno facendo i partiti politici in risposta a questa richiesta, dato che si avvicinano le elezioni della Tweede Kamer (Camera dei rappresentanti dei Paesi Bassi)? Quattro partiti vogliono abolire i sussidi, tre vogliono ridurli e otto non ne hanno parlato nei loro programmi elettorali, dice Omroepwest.
I sussidi alle fonti fossili sono benefici fiscali concessi alle imprese che utilizzano molte fonti fossili, come ad esempio quelle nell’industria navale, nell’agricoltura in serra, nelle compagnie aeree o nelle grandi acciaierie. Queste imprese ricevono agevolazioni fiscali dal governo per utilizzare le fonti fossili. Tuttavia, i sussidi stanno rallentando la transizione verso energie più sostenibili.
Dei partiti politici attualmente presenti nella Tweede Kamer, sette intendono ridurre i sussidi alle fonti fossili: D66, ChristenUnie, Volt, SP, GroenLinks-PvdA, Partij voor de Dieren e BIJ1. Tra questi, ci sono quelli che vogliono abolirli completamente, come Volt, SP, Partij voor de Dieren e BIJ1, mentre D66, ChristenUnie e GroenLinks-PvdA intendono ridurli gradualmente.
Alcuni partiti come VVD e CDA, invece, si concentrano su misure per l’energia solare e l’eolico, ma non menzionano i sussidi alle fonti fossili nei loro programmi elettorali. Altri partiti come PVV, JA21, Forum voor Democratie, BBB, 50PLUS e BVNL non trattano affatto la questione dei sussidi alle fonti fossili nei loro programmi.
La decisione verrà presa dopo le elezioni parlamentari, che si terranno il 22 novembre.