Il governo olandese si è reso disponibile alla revisione dello “sleepwet”, il disegno di legge che regola la gestione dei dati da parte di Intelligence e Servizi segreti. La Ministra degli Affari Interni, Kasja Ollongren proporrà presto una serie di emendamenti, riportano fonti al BNR.
Nel referendum del 21 marzo la maggioranza si era espressa contrariamente a questa legge che entrerà in vigore il primo maggio.
Prima che il D66 entrasse nel Rutte III, il partito si era dichiarato a sfavore della “Security and Intelligence Law”. Gli altri tre partiti, VVD, CDA e ChristienUnie, si erano invece schierate a favore. Lo scorso autunno Sybrand Buma, leader del CDA, aveva esordito sostenendo che il governo avrebbe ignorato il risultato del referendum nel caso non fosse passato. Dopo il 21 marzo ha spiegato a NU.nl che spetterà al governo “decidere il da farsi”.
Non c’è possibilità che questa legge venga completamente cassata , ma potrebbe subire alcune modifiche. Persino i partiti che hanno sostenuto la campagna per la sua abolizione, non vogliono che la norma sparisca del tutto. Principalmente sono richiesti aggiustamenti sul tema della conservazione dei dati e riguardo alla loro condivisione con agenzie straniere.
Questa legge conferisce più poteri alle due agenzie olandesi AIVD e MIVD. Il più grande cambiamento riguarderà l’intercettazione di chiamate e traffico dati in larga scala. I servizi segreti potranno hackerare i sistemi molto più spesso e in modo più ampio. Dove oggi possono solo concentrarsi sui dispositivi appartenenti ai sospetti, potranno con questa legge tracciare anche quelli dei coinquilini, ad esempio. Potranno inoltre raccogliere e registrare i dati in un grande database del DNA. L’aumento di competenze verrà controbilanciato con una maggiore supervisione sul loro operato.