Il 57% dei makelaar de l’Aia è disposto a discriminare sulla base dell’origine etnica o dell’orientamento sessuale su richiesta di un cliente. Ciò è emerso dalla ricerca dell’agenzia RIGO per conto del comune de l’Aia.
L’indagine, che segue altre analoghe svolte ad Amsterdam e Utrecht, è stata realizzata tramite “mistery customers” o telefonate utilizzate per testare la misura in cui gli agenti discriminano. Inoltre, i proprietari (fittizi) candidati hanno chiamato o inviato un’e-mail agli intermediari con una richiesta discriminatoria per vedere se l’avessero accettata.
Più della metà dei makelaar ha mostrato disponibiltà a discriminare, mentre un quarto ha detto che non avrebbe accettato questa richiesta, ricordando che discriminare è vietato dalla legge.
L’Assessore competente Martijn Balster trova i risultati inaccettabili: “La discriminazione crea divisioni e opportunità ineguali. Adotteremo misure aggiuntive e affronteremo duramente il problema”, dice a NOS.
Il consiglio comunale de l’Aia vuole fornire migliori informazioni agli inquilini, in modo che possano presentare un reclamo più facilmente e rapidamente se succede qualcosa del genere. Inoltre, il comune vuole parlare con i proprietari: deve essere chiaro a loro e agli agenti immobiliari che la discriminazione è inaccettabile e punibile.
Il comune indagherà anche in che misura la discriminazione può essere collegata al sistema dei permessi di locazione che L’Aia, Amsterdam, Utrecht, Rotterdam ed Eindhoven hanno introdotto per lottare contro affitti elevati e basso livello di manutenzione.
Questo tipo di indagine verrà ripetuta ogni anno.