Niccolò Caranti, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
La notizia del decesso di Silvio Berlusconi è in apertura su tutti i principali media olandesi. A cominciare dal portale della tv pubblica NOS: La vita di Berlusconi è stata segnata da potere, denaro, donne e scandali. “Per anni il miliardario e magnate dei media Silvio Berlusconi, morto questa mattina all’età di 86 anni, ha dominato la politica italiana. È stato Presidente del Consiglio quattro volte e sarà ricordato per i numerosi casi giudiziari in cui è stato coinvolto e per le sue famigerate “feste bunga-bunga” con per lo più giovani donne. Ha anche definito il presidente russo Putin uno dei suoi migliori amici, scrive NOS nel suo articolo sulla vita dell’ex presidente del Milan.
Nei Paesi Bassi era inizialmente meglio conosciuto come il proprietario della squadra di calcio AC Milan, con la quale ha attirato al Milan giocatori importanti come Marco van Basten, Ruud Gullit e Frank Rijkaard. Grazie ai milioni di Berlusconi, il Milan ha raggiunto ancora una volta la vetta europea e nell’Italia pazza di calcio, il successo della squadra si è riflesso su Berlusconi”. Quanto alla sua figura controversa e divisiva, aggiunge NOS:
“Molti italiani lo vedevano come un eroe, un vero italiano e il salvatore della patria. Un incantatore con un occhio per la bellezza femminile, che ha superato in astuzia tutti con il suo comportamento macho. Ma la sua immagine ha continuato a sgretolarsi e nel suo ultimo mandato la sua popolarità è precipitata ai minimi storici”.
Anche RTL racconta la vita dell’ex premier soffermandosi sulla popolarità e sugli scandali giudiziari. “Silvio Berlusconi ha usato il suo capitale, il suo talento mediatico, il fascino e la comunicazione per conquistare gli elettori”, scrive il quotidiano Trouw mentre NU titola: “Berlusconi si considerava il Gesù Cristo della politica italiana” e aggiungendo: “Berlusconi è stato una delle personalità più eclatanti dell’Italia del dopoguerra. Ecco perché la descrizione migliore può essere espressacon le sue stesse parole: “Non c’è nessuno sulla scena mondiale che possa essere all’altezza di me”.
E per NRC sarebbe l’antesignano dell’ondata populista mondiale: “L’italiano che ha dato al mondo un manuale per Trump”, scrive il quotidiano di Rotterdam: “Come un personaggio da romanzo, Silvio Berlusconi era più grande della vita. Con lui l’Italia aveva già un politico trumpiano a capo del governo nel 1994, molto prima che Trump anche solo pensasse alla politica”, inizia NRC. “Ma Berlusconi sembrava un gatto a nove vite, soprattutto a livello politico. Il tempo e un sacco di procedimenti legali sembravano avere poco effetto sullo spirito combattivo politico del milanese con l’eterno sorriso sbiancato di Colgate. Quattro volte, la prima volta nel 1994 e l’ultima nel 2008, avrebbe guidato una coalizione di governo di centrodestra. Ma anche dopo che non fu era presidente del Consiglio, la sua influenza sulla politica e sulla società italiana sono rimaste molto grandi”. E sulle sue controversie: ” Berlusconi era più grande della vita. Colorato e sgargiante, sempre con una barzelletta sporca in tasca. “Immagina quante donne ci sono che vorrebbero dormire con me, ma non lo sanno. La vita è un problema di comunicazione”, si vantava una volta.
Il sesso vende, Berlusconi lo ha capito benissimo. Introducendo la televisione commerciale in Italia, il magnate dei media Berlusconi ha portato il sesso in TV . L’intrattenitore nato sapeva fin troppo bene come rubare gli spettatori alla noiosa televisione di stato Rai: signorine seminude con un bikini luccicante e un sorriso radioso se la cavavano molto meglio delle donne di mezza età nell’Italia televisiva”, commenta Ine Roox. “Nel 2016 Berlusconi ha dato a tutti fuori dall’Italia il manuale per capire la vittoria di Donald Trump. Berlusconi era Trump prima di Donald Trump. E lo era stato più di vent’anni prima. America e Italia hanno qualcosa in comune. Gli italiani non hanno mai smesso di sognare l’America. Lo stile politico di Berlusconi era americano. E nei suoi anni di attività politica si è prodigato per trasformare il multipartitismo italiano in un sistema bipartitico con due poli, un blocco di centrodestra e uno di centrosinistra, sul modello americano.
Le affermazioni audaci di Berlusconi erano indicative del suo carisma macho spesso rozzo, che ha affascinato i sostenitori e fatto arrabbiare i critici. Ad esempio, è stato screditato quando ha detto durante un’intervista che “è meglio amare le belle ragazze che essere gay”. Inoltre non ha nascosto la sua ammirazione per il dittatore fascista Benito Mussolini.
Nel suo pezzo, il portale NU, che titola: “Berlusconi si considerava il Gesù Cristo della politica italiana”: ‘Il Cavaliere’ (Il Cavaliere, come veniva chiamato da alcuni media italiani) amava raccontare barzellette che venivano definite sessiste, razziste o antisemite da oppositori e gruppi di interesse. Nel 2009, alla domanda di un giornalista sull’uso di più poliziotti per le strade, ha risposto che non c’erano abbastanza agenti di polizia disponibili per proteggere le donne italiane dallo stupro, “perché le nostre donne sono così belle”.
Berlusconi raramente si è trattenuto anche quando si trattava dei suoi avversari politici. Nel 2003, le relazioni tra Italia e Germania subirono un duro colpo dopo che Berlusconi disse all’eurodeputato tedesco Martin Schulz che era perfetto per il ruolo di una guardia del campo in un documentario italiano su un campo di concentramento nazista tedesco. […] Berlusconi è stato una delle personalità più eclatanti dell’Italia del dopoguerra. Ecco perché, per descriverlo bene, meglio usare direttamente le sue parole: “Non c’è nessuno sulla scena mondiale che possa essere all’altezza di me”.
Anche AD e il Parool aprono con un pezzo su Silvio Berlusconi, a firma del corrispondente Angelo van Schaik : “Silvio Berlusconi: da venditore porta a porta a magnate dei media e politico che ha diviso profondamente l’Italia”.