Nel 2012, il giorno del suo quarantaduesimo compleanno, Toby Ferris decide di girare il mondo per rintracciare e vedere da vicino i quarantadue dipinti ancora esistenti di Bruegel il Vecchio. Il risultato di questa ricerca sembra l’avventura di un visionario: Ferris visiterà i musei e le gallerie di diciannove città, dodici paesi e due continenti.
Lo scrittore inglese non è un esperto di Bruegel. Si è formato su molti testi storico-artistici e, di fronte alle tavole del maestro fiammingo, osserva le scene in ogni minimo particolare. Forse quello che lo affascina, essendo uno scrittore, sono le storie rappresentate, che animano i quadri di Bruegel.
I tredici capitoli in cui è organizzato Short Life in a Strange World prendono in esame alcuni oggetti o eventi presenti nei dipinti: tra gli altri, folla, fuoco, censo, massacro. Ma la sua ricerca è, in realtà, un’occasione per trattare numerosi temi – la morte, la filosofia, l’antropologia, la storia dell’arte – in un testo che è un ibrido tra il memoir, il saggio di critica d’arte e la riflessione filosofica. Il maggior pregio del libro risiede, probabilmente, nell’entusiasmo con cui Ferris ci parla di Bruegel; con passione descrive la realtà della vita contadina e le figure marginali, stabilendo nuove relazioni tra un dipinto e l’altro. Si distingue per la capacità di farci partecipi della sua esperienza, accompagnandoci nelle sale che ospitano i dipinti dell’artista olandese.
“Quando ho finito di guardare? Non avrò mai finito. Non c’è nulla da portare a termine. Nessun punto di chiusura. Stare di fronte a un dipinto come questo”, dice, commentando La raccolta del fieno, “significa essere catturato dalla contemplazione. Puoi solo in qualche momento arbitrario evocare la tua volontà e andartene, sapendo che nell’istante in cui lo fai, la memoria avrà già iniziato da un lato a svanire e dall’altro a fondersi”. Con queste parole, Ferris ci spinge a osservare con occhi nuovi dipinti che già conoscevamo, ricordandoci che abbiamo dentro di noi la chiave per guardare con uno sguardo diverso anche il mondo che ci circonda.
CoverPic: Pieter Bruegel the Elder, De hooioogst | Source: Wikipedia | License: public domain