Shoah, il comune di Amsterdam risarcisce i sopravvissuti

L’Olanda torna a fare i conti con la sua storia. Letteralmente, questa volta. Al centro delle polemiche, o meglio dei registri dei ragionieri della municipalità di Amsterdam, sono tornate le multe pagate dagli ebrei al Comune, una volta finita la guerra.

Secondo quanto riportato dal Guardian, infatti, uno studio dell’Istituto Storico dell’Olocausto (NIOD) di Amsterdam ha scoperto che 240 sopravvissuti alla persecuzione nazista, ritornati in città, si trovarono a dover pagare multe per non aver versato l’affitto di case o appartamenti durante gli anni della guerra.

Il comune di Amsterdam fu inamovibile e richiese il rimborso di tutte le spese che le famiglie ebree deportate in Germania non avevano versato negli anni della persecuzione. Una storia incredibile, in cui alla tragedia della Shoah si aggiunge anche l’ottusità burocratica post-guerra, che è venuta alla luce nel 2013 e che la capitale olandese ha deciso solo ora di saldare.

Ai parenti dei sopravvissuti, ovunque si  trovino, infatti, Amsterdam è decisa a rimborsare quanto richiesto, appena conclusa la guerra, alle loro famiglie. Una decisione tardiva ma dovuta, che, nonostante tutto, getta altre ombre sul passato olandese e sugli intrecci mai chiariti tra occupazione nazista, collaborazionismo e dopoguerra.

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