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Shell punta a raffineria e chimico: calo degli investimenti nella ricerca di nuovi giacimenti

Il colosso anglo-olandese dell’energia Royal Dutch Shell sta spostando il focus della sua attività sul settore chimico e della raffineria concedendo sempre meno risorse alla ricerca di nuovi giacimenti petroliferi o di gas.

Gli investimenti della compagnia per l’esplorazione e la ricerca di nuovi giacimenti sono crollati da una media di 500-600 milioni di dollari a trimestre ai 157 milioni del primo trimestre del 2017. Questo è spiegato anche dall’acquisizione da parte di Shell di BG Group, che possiede già numerosi pozzi al largo delle coste brasiliane.

Una precisa strategia, dunque, quella adottata da Shell e dal suo board. Una scelta che tiene conto delle previsioni decennali riguardo il mercato dei carburanti non rinnovabili e che tenta di valorizzare le attività interne all’azienda che stanno portando maggiori profitti. Per aumentare la ricerca e la produzione del proprio settore chimico Shell ha, inoltre, aperto di recente dei nuovi stabilimenti in Cina e negli Stati Uniti.

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