La polizia di Den Haag e Rotterdam, come riportato dal quotidiano NRC, ha raccolto prove evidenti del traffico di esseri umani, frode fiscale e altre irregolarità nel 60% delle case di prostitute con licenza di praticare tra le mura domestiche.
Si tratterebbe di un centinaio di abitazioni all’interno delle quali le prostitute fornivano i loro servizi. La polizia è intervenuta dove sospettava la presenza di situazioni poco chiare. Spesso i segni di sfruttamento sono riconoscibili nei prezzi bassi e nell’offerta di servizi 24/7.
I reati riscontrati dagli agenti sono diversi. Dal traffico di esseri umani, all’evasioni fiscale, alla frode fino ad alcuni casi in cui madri ricevevano i clienti con i bambini presenti in casa.
Si sta discutendo sulla possibilità di abolire le licenze per le prostitute allo scopo di “normalizzare” la professione. Secondo le forze di polizia sarebbe controproducente, perché renderebbe più difficile il monitoraggio di situazioni a rischio.
Come l’ispettore Jaap Werksma a raccontato al giornale, un altro grave problema è che gli sfruttatori stanno diventando sempre più furbi e organizzati. Tramite app e messaggi riescono a spostare donne e clienti ad indirizzi diversi, rendendo sempre più complesso il lavoro delle autorità.