La Camera dei rappresentanti ha discusso un possibile aumento salariale per gli operatori sanitari. Ma il governo ha già affermato in una lettera che il personale medico non deve sperare in salari più alti: “Non ci sono soldi per questo”.
Infatti i ministri della salute non implementeranno aumenti di stipendio strutturali. In un incontro con i parlamentari, Hugo de Jonge e Tamara van Ark hanno dichiarato: “l’incerta situazione economica non lo consente”.
L’opposizione e la coalizione alla Camera sono da tempo in disaccordo sulla mozione degli aumenti nel settore sanitario. Già la settimana scorsa c’è stato un timido tentativo di far passare il provvedimento conclusosi tra le polemiche. Infatti la votazione è finita con accuse reciproche tra gli schieramenti, perché i parlamentari della coalizione hanno deliberatamente lasciato l’edificio per fermare il voto.
L’opposizione e la colazione voteranno una mozione che darebbe agli infermieri e al personale di supporto un extra come ricompensa per il loro duro lavoro durante la crisi. Il provvedimento, ancora in discussione, prevede infatti un bonus una tantum di 1000 euro netti a partire da ottobre. I ministri affermano che i lavori sul provvedimento andranno ancora avanti e che i dettagli sono ancora in fase di elaborazione.
“Apprezziamo gli enormi sforzi che gli operatori sanitari hanno compiuto durante questo periodo”, affermano durante il briefing. Tuttavia con l’economia destinata a ridursi almeno del 5% quest’anno, il governo deve affrontare un crescente deficit di bilancio e non c’è spazio per paghe extra.
Inoltre, continuano i ministri, la retribuzione del settore sanitario è già stata modificata e portata al passo con gli sviluppi del mercato. Sono già stati concordati aumenti salariali “seri” dal 3% al 5% per il periodo dal 2020 al 2021.