La Sea-Watch 3 non batte più bandiera olandese: secondo quanto scrive NOS l‘organizzazione umanitaria di salvataggio ha registrato l’imbarcazione nel registro tedesco. La ragione, dice la ong, è che i Paesi Bassi non prendono sul serio i loro obblighi internazionali.
Secondo Sea-Watch, i Paesi Bassi sono congiuntamente responsabili di garantire, dopo un’operazione di salvataggio, che le persone salvate in mare possano imbarcarsi in un porto sicuro il più rapidamente possibile. Questo obbligo per gli Stati di bandiera sarebbe stabilito nei trattati internazionali. Ma se Sea-Watch 3, quando ha fatto appello ai Paesi Bassi, non ha avuto risposta.
A gennaio i Paesi Bassi erano pronti ad accogliere sei persone che erano state salvate da Sea-Watch 3 ma il sottosegretario Harbers ha escluso che il paese avesse obblighi: ragioni umanitarie, nessun precetto internazionale.
Sea-Watch accusa anche il governo olandese di non essere intervenuto presso le autorità italiane per il dissequestro di Sea-Watch 3, ancorata in Italia dalla scorsa estate ma il problema più grande, per la ong, è il rifiuto del governo di comunicare e interagire con la nave che batteva la sua bandiera