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Se in Olanda c’è qualcuno che polarizza, quello è il governo

August Hans den Boef , studioso e ricercatore olandese, ritiene che la differenza di trattamento tra ambientalisti e boeren, gli agricoltori olandesi, sia molto evidente: in un pezzo d’opinione su Joop, il ricercatore sostiene che  “La politicizzazione è un atteggiamento molto utile nella nostra era di neoliberismo. Secondo i suoi pensatori di mercato, i problemi possono essere risolti solo in modo tecnocratico, perché ‘non c’è alternativa!’. In altre parole, se non sei d’accordo, ti comporti come un idiota”.

Nella pratica, tuttavia, per molti problemi vengono proposte soluzioni alternative serie e scientificamente fondate. “Questo è fare politica: tassare i ricchi, far pagare chi inquina, proteggere la natura dalla distruzione, proteggere lo stato costituzionale democratico dalla corruzione, dal nepotismo, dall’arbitrarietà e soprattutto dalla crescente disuguaglianza”.

La polarizzazione, d’altra parte, è un fenomeno sociale dannoso che divide i gruppi attraverso un modello in bianco e nero ‘dicotomico’ che spesso ignora le contraddizioni reali, sostanziali e spesso complesse. ‘”No, la polarizzazione vuole un estremo e l’altro. Non c’è niente in mezzo e comprensibilmente le due parti polarizzate devono agire come nemici”. In Olanda, secondo il ricercatore sarebbe proprio la politica a cercare lo scontro: “tra agricoltori da un lato e amanti della natura dall’altro, quest’ultimo gruppo vive in un ambiente urbano, non capisce nulla della campagna ed è quindi guidato da idee ultraterrene e di sinistra su animali, piante, ambiente e clima”.

I contadini, invece, incarnano in questa cornice le belle tradizioni della provincia […] “Gli agricoltori sono i massimi esperti, che amano il loro ambiente, praticano la generosità e costituiscono il fulcro della vita della comunità locale”, dice ancora den Boef. Ecco, questi hanno diritto di polarizzarsi, mentre gli ambientalisti di città che “Non commettono reati e crimini, ma invocano leggi e regolamenti esistenti stabiliti dai governi nazionali, provinciali e locali. E agli accordi internazionali a cui il nostro Paese si è impegnato; non diffondono bugie e fake news, ma si affidano ai risultati della ricerca scientifica che confermano l’elevata urgenza delle misure proposte dai governi”, questi ultimi vengono trattati come pericolosi estremisti.

“La simpatia dei governi e del loro apparato di polizia per gli agricoltori appare anche indiretta se si guarda a come trattano gli attivisti per il clima”, dice ancora lo studioso. “Di recente nella Lützerath tedesca, vicino al confine, la polizia ha picchiato senza remore, per volere di un governo rosso-verde. Perché hanno protestato contro la demolizione di un villaggio per l’estrazione di lignite estremamente inquinante. Chi sta polarizzando qui?”.

Ad Amsterdam, la violenza della polizia, quindi del comune, una giunta rosso-verde, ha colpito studenti che protestavano contro i legami dell’ateneo con Shell.

“Più di recente, sette attivisti di Extinction Rebellion sono stati buttati giù dai loro letti. Sabato 28 gennaio volevano bloccare Utrechtsebaan all’Aia. Ma hanno commesso l’errore di non arrivare a Den Haag con il trattore, di non issare una bandiera rovesciata e di non indossare nemmeno il fazzoletto da contadino. Perché senza questi accessori, proprio come a Lützerath e ad Amsterdam, c’è attività sovversiva, se si deve credere al Pubblico Ministero. Chi sta polarizzando, allora?” 

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