Centinaia di persone sono state costrette a dormire all’aeroporto Schiphol mercoledì notte a causa di un guasto alla pompa di carburante che rifornisce gli aerei.
Sono stati cancellati circa 180 voli e 200 sono partiti in ritardo in uno dei giorni più trafficati dell’anno. Le compagnie aeree hanno avvertito che i problemi potrebbero persistere fino a giovedì. “A causa dei fatti di ieri, ci aspettiamo una giornata un po’ caotica”, ha scritto l’aeroporto sul suo sito web.
La causa esatta dell’interruzione non è ancora chiara. Aircraft Fuel Supply è una joint venture tra Air France-KLM e un certo numero di compagnie petrolifere, tra cui Shell, Esso e Texaco. La compagnia è responsabile sia della fornitura di carburante – circa 12 milioni di litri al giorno – sia dell’infrastruttura sotterranea che porta il carburante all’aeromobile.
In aeroporto sarebbero scattate immediatamente delle misure di emergenza: Schiphol ha messo a disposizione letti da campo per i passeggeri che sono rimasti bloccati dopo la cancellazione dei loro voli.
Guido, un passeggero italiano che stamattina si trovava a Schiphol, ha detto a 31mag: “Una situazione così non l’avevo mai vista: gente che urla e che non sa cosa deve fare. L’aeroporto Sembra un campo profughi 2.0. “
Secondo il sito web Nu.nl, circa 1.300 persone sono state costrette a dormire all’aeroporto perché gli hotel erano pieni. L’inconveniente ha colpito ben 10.000 viaggiatori e molti hanno lamentato sui social media la carenza di informazioni da parte dell’aeroporto.
E oltre al danno, la beffa: non trattandosi di cause imputabili alle compagnie aeree è da escludere la possibilità di un risarcimento danni.