Il sistema sanitario è in difficoltà nel rifugio di crisi per richiedenti asilo istituito dai comuni e tanto la salute dei migranti, quanto quella pubblica, sono esposte a gravi rischi, dice l’Ispettorato per la salute e l’assistenza ai giovani (IGJ).
L’Ispettorato ha visitato nove centri di accoglienza di emergenza di crisi e ha formulato una serie di raccomandazioni: i problemi sono dovuti al fatto che le persone rimangono nei rifugi di emergenza più a lungo del previsto, scrive l’IGJ.
I luoghi di accoglienza di emergenza possono fornire solo assistenza medica di emergenza e per malattie come la tbc non esistono, al momento, screening specifici. Di conseguenza, i pazienti diabetici aspettano più a lungo per chiedere aiuto, le persone possono trasmettere la tubercolosi o altre malattie infettive come la scabbia, scrive l’ispettorato.
I bambini assistiti non sono inoltre vaccinati contro parotite, morbillo, rosolia, difterite, pertosse, tetano e poliomielite. Ecco perché l’assistenza sanitaria giovanile vuole che bambini, ragazzi e giovani vengano inclusi nel programma nazionale di vaccinazione, dice l’ispettorato.
Infine, anche l’igiene nei centri lascia molto a desiderare: le strutture sanitarie sono difficili da mantenere pulite e, a causa della progettazione dei luoghi, un’infezione può facilmente diffondersi, dice NOS.
Vluchtelingenwerk ritiene che il rapporto di ispezione sia un importante campanello d’allarme per i comuni e il sottosegretario di Stato Van der Burg ammette le colpe.